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altri sudditi, altresì però giustizia e libertà vogliono che essi godano anche dei vantaggi e dei diritti di queste leggi e perciò le loro manifestazioni esterne del proprio culto non possono impedirsi, tanto è vero che a diverse riprese la Corte di Cassazione di Torino, di Firenze, di Palermo e di Napoli, chiamarono abuso di potere certi provvedimenti emanati dai prefetti in forza della circolare Nicotera 28 luglio 1870, colla quale per le processioni fuori di chiesa si pretendeva imporre la preventiva autorizzazione.

Comprendo, vi possono essere dei casi che l’Autorità possa per ragioni di sicurezza pubblica proibire queste pubbliche manifestazioni, ma solo essa lo può lare e lo deve fare quando vi sia giustificata necessità.

Il celebre ministro Conte Gallina ai tempi di Carlo Alberto informato che un Vice Intendente avea proibito una processione perchè temeva disordini, non ne volle di più e destituiva immediatamente il Vice Intendente, mandandogli a dire — che i pubblici funzionarii sono posti appunto per contenere i disordini, e non perchè inceppino i diritti e la libertà dei cittadini1.

Se i ministri di re Carlo Alberto in omaggio alla giustizia e alla libertà facevano questo, perchè i

  1. Dal libro Libertà e Legge, scritto dall’Illustre giureconsulto e poeta Avvocato Giuseppe Migone di Genova.