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Tolta la bara dal tumulo fu portata sul carro e due signori avvicinatisi al Generale lo abbracciarono.
La sua fisonomia esile era bianca come la neve, gli occhi suoi erano annerati per il forte dolore, il Conte Genova mi passò accanto e poi spari nella moltitudine.
Una vecchierlla che con me avea assistito alla scena pietosa mi soggiunse: — quello è il padre dei poveri, è il protettore dei nostri Missionari, ci fossero molti che l'imitassero quel bravo Generale, — e facendo la strada mi raccontava aneddoti che mi intenerivano.
È passato quasi un anno da quella data, ma la figura del valoroso soldato più che scolpita nell’anima di artista, la tengo presento al cuore, è passato quasi un anno da quella data! ma la vecchierella ammiratrice del protettore dei nostri Missionari mi pare sempre lasciarla con una stretta di mano all’angolo del Palazzo di Brera.
Voglia Dio che il desiderio di quella vecchia si avveri, a far paga la brama ardentissima di me giovane.
Dinanzi ai nostri Missionari la gioventù e la vecchiaia, sentono uguali i palpiti dei loro cuori.
Gli Italiani giovani salutano con entusiasmo chi aiuta le missioni, perché si allietano nel pensare che altri giovani addivenuti Missionari avranno un meritato sollievo.