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Di più vi assicurerebbe, che Chioggia vedeva quel Vescovo di notte fra intemperie, i geli, i venti acuti del mare girare di contrada in contrada, spesso con un materasso sulle spalle accompagnato da un servo, per recare, di tugurio in tugurio a quei miseri pescatori, a quelle famiglie di Sottomarina, lembo infelice se ve n'è sulla terra, un soccorso insieme alla dolce parola dell’angelo della carità.
Io che ebbi la grazia di essere fra gli intimi del Cardinale Agostini ricordo qui quanto presenziai nel 1888 a Roma.
Il Patriarca avea preso alloggio presso le figlie di Sant’Anna in via Merulana.
Sebbene moltissime fossero le persone che desideravano parlare con sua Eminenza, tuttavia essendomi un giorno recato a vederlo non feci anticamera.
Entrato nel modesto studio, veduto il Prelato sconvolto e piangere dirottamente, credetti soffrisse pei suoi dolori di stomaco.
In quello stato angoscioso perdurò alcuni minuti e non osando chiederle il perchè di tanto affanno, attesi si fosse quetato.
— Perdonatemi, egli poi mi soggiunse; — sempre non si può comandare al cuore, quando voi entravate qui, un’altra persona mi avea voluto prima visitare, era un uomo come voi, ma un uomo che