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ma la questione si è che voi non siete ministro...... e poi? anche foste al posto di Crispi, con i pieni poteri, sperereste voi che la visita vostra, il vostro discorso metterebbe le cose a posto?

Sareste sicuro che alla resa dei pieni poteri non sareste dispensato dal Governo?.....

Capisco, caro Don Luigi, l’avvenire è buio per tutti, ma quando uno fa una parte con senno e con lealtà, non può essere tacciato nè di audacia, nè di debolezza.

Sarebbe audacia il voler far le orecchie da mercante ai consigli che per il bene della Nazione ci sono rivolti, sarebbe debolezza il cedere a ingiuste pretese; ma quando Chi parla, rivolge la parola affettuosa di padre, potranno i figli essere così ostinati nel volerla disprezzare?

Che se alla resa dei pieni poteri mi toccasse la sorte che colpi nel 1888 il Sindaco Torlonia, la vergogna non sarebbe la mia, ma di coloro che mi avessero fatto mandare a casa, non più ministro, ma semplice suddito.



Sono alle ultime pagine del mio scritto e voglio in esso vi sia un saluto al Conte Edoardo Soderini, il quale se scrisse con più senno ed eleganza della mia, spero però troverà buono il mio intendimento