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Il Duca d’Aosta, giovane assai brillante, accoppiando a questa sua qualità un animo cortesissimo, è da tutti amato perchè Egli tutti ama.
Il Conte di Torino, spirito gioviale, se porta colla sua persona una nota allegra, manifesta altresì un cuore espansivo e veramente fatto per essere prediletto.
E come non meritarlo, quando compie atti di un sentimento delicatissimo verso il suo prossimo!
Il giorno 28 del gennaio di questo anno, un vecchio muratore, con la giacca in ispalla e la pipa spenta tra le labbra strette, traversava la piazza del Quirinale in Roma.
In senso inverso, veniva verso di lui un elegante e bellissimo giovane fumando una sigaretta. Il muratore gli si è avvicinato, e toccandosi il cappello, gli ha chiesto del fuoco.
L’elegante giovinotto s’è fermato, s'è tolta di bocca la sigaretta che ha dato al vecchio operaio; ha aspettato che questo avesse bene accesa la pipa, poi riprendendo la sigaretta, ha salutato il vecchio togliendosi il cappello. Questi, impressionato da tanta giovanile garbatezza e cortesia, segui con gli occhi il giovinotto che vide entrare al Quirinale ossequiato da tutti.
Soltanto allora il muratore fu avvisato d’essersi fatto accendere la pipa da Sua Altezza Reale il Conte di Torino.