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sime, stoffe regali, mobili meravigliosi; se avrete l’onore di conoscere i nobili fratelli Bagatti-Valsecchi, vi sarà forse dato di accettare un bicchierino di qualche liquore in graziose e antiche cristallerie di Murano.
E badate il buon gusto regna in tutto.
In quel palazzo io credo che il critico più fino e incontentabile dell’arte, dovrebbe esclamare hic manebimus optime.
Vi fermaste mai dinanzi al palazzo commerciale di quei laboriosissimi e intelligenti signori che sono i Fratelli Bocconi?1 Osservaste mai quel colonnato posteriore, così elegantemente disegnato?
Io mi trovava assai male in salute nel 1890, a Regoledo, quando un giorno si disse:
— Questa sera arriva l’architetto del palazzo commerciale Bocconi costrutto a Milano....
Rimasto ammirato di quell'edifizio per certe parti stupende, mia premura si fu di conoscere l’intelligente artista e ne fui così consolato che ogni qualvolta penso a lui, vivissima ne sento la simpatia.
Un uomo dalla fisonomia artistica, dagli occhi lucenti, signore di censo, cavaliere perfetto, in lui riscontrai che forse parte del suo genio lo si deve in premio alle sue qualità personali.
- ↑ Il palazzo Bocconi, architettato da Giovanni Giachi, fu inaugurato il 21 ottobre 1889.