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Sì, è un dono starordinario, mi diceva il chiarissimo avv. Pier Costantino Remondini1: è un dono straordinario che chi lo possiede può esser certo di avere anche un animo squisito, giacché per sapere cogliere il vero bello, bisogna avere per il bello

  1. L'avv. Pier Costantino Remondini, nato a Genova il 29 giugno 1829, morto il 9 marzo 1893 fu un celebre critico di musica e il più celebre restauratore della musica sacra del nostro secolo. Filologo insigne, conobbe tutte le lingue europee non solo, ma con grande facilità aveva appreso pure le lingue orientali antiche e moderne, coltivando altresì perfino il chinese e il giapponese con splendidi risultati.
    Meccanico, matematico, botanico, fra le scienze positive; diritto, filosofia, economia, fra le scienze giuridiche; letteratura, storia, geografia, la musica davano a lui materia d’indefessi studi.
    Un uomo che nato da famiglia agiata, che ebbe molte cariche, lo si vedeva così modesto che suscitava una vera venerazione.
    Egli per ciascuno aveva il suo linguaggio: teologi, filosofi, legali, letterati, artisti, musici trovavano in lui un profondo conoscitore ed un elegante parlatore, e così giusto era il modo di esprimere i suoi concetti che quasi la sua idea la sentivate entrare in voi stessi così pronta, come l'acqua scorre indubbiamente da un imbuto in un recipiente qualsiasi.
    È proprio con dolore che questa virtuosa, intelligente, bella, simpatica, figura scomparve dalla scena del mondo.
    Io ricorderò sempre di averne voluto visitare la salma; là esposta in una stanza del suo palazzo, sulle mura del quale mi auguro abbia a vedersi murata una lapide che ricordi il nome di Pier Costantino Remondini.
    Innanzi ai resti mortali di quell'insigne uomo, mi sentii venir meno, avea a piangere una delle glorie belle del nostro Paese, e sapendo a quante poche oggi si riducano, grave era il mio cordoglio.