Pagina:De Amicis - La mia cara Italia.djvu/100


— 98 —

voi un giorno sarete i primi artisti del cuore, i primi scultori di merito.

Se fossi ministro, non imiterei davvero coloro che distrussero molti ricordi dell’arte e lasciarono imbiancare frammenti dell’antichità.

Abbiamo in Italia delle importanti escavazioni, perchè in qualche guisa non farle progredire?

Tutti lamentiamo una decadenza nell'architettura, perchè non mettervi un riparo?

Un assessore ai lavori pubblici in tutti i Municipii italiani esiste, ma chi è egli mai?

Un avvocato, un medico, un commerciante che vi parlerà bene di traffici, che vi farà una diagnosi a meraviglia, che vi reciterà a memoria i codici, ma nella generalità s’intenderà di cose d’arte come ne potrà saperne il gatto che avete in casa.

Questo sistema introdotto e nel Municipio e nella Provincia e nel Ministero, di chiamare agli uffici dei lavori pubblici uomini che non siano tecnici e pratici delle arti, è un errore.

Mi accuserete di troppo servilismo per le arti, ma conosco il vecchio proverbio che dice: Ognuno faccia il mestiere suo.



Il buon gusto nelle arti, mi domanderete, non è forse un dono straordinario e non una qualità comune nell’uomo?