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128 Camina


Poi interruppe daccapo l’alunno per consigliare al maestro la lettura d’un libro uscito di fresco: Spencer e Schopenhauer nell’educazione; chiaro, sintetico, che gli sarebbe riuscito molto utile per dare un buon indirizzo all’educazione morale.

Quando infine il ragazzo potè rispondere, l’ispettore gli corresse la pronunzia, e domandò al maestro: — Lei non è mica rafforzista, per caso?

Il giovane aveva appena un’idea vaga della quistione sulla pronunzia che s’agitava fra rafforzisti e raddoppisti; ma comprendendo dal tono della domanda l’opinione dell’ispettore, rispose fermamente: — Oh no, signore!

— Alla buon’ora! — esclamò quegli. — E non ci si lasci tirare. Per me, è una teoria senza fondamento solido, la quale non serve che ad accrescere la confusione dei metodi. E negò il valore dell’argomento dei rafforzisti, che la loro teoria abbia corso nei migliori metodi di lettura delle scuole di Germania, del Belgio ecc. Per il tedesco, intanto, non era vero, e citò degli esempi di spezzamento di parole composte, nelle quali la prima componente finiva per due consonanti, e nello spezzar la parola, le dette consonanti restavano a far sillaba con la vocale interiore. E promise al maestro di dargli un libretto pubblicato da poco, in cui le ragioni del Lambruschini, del Muzzi, del Gazzetti erano vittoriosamente confutate.

Poi, a proposito d’un alunno, il cui padre era ricoverato nel manicomio di Collegno, parlò della teoria della trasmissione ereditaria, sostenendo l’idea del Siciliani contro quella degli evoluzionisti puri, che non davano sufficiente importanza all’energia della volontà e ne davan troppa al mezzo ambiente. E soggiunse: — Ne riparleremo.

Dopo questo, mentre il parroco faceva alcune domande di religione ai ragazzi ancora stupefatti dai discorsi incomprensibili che avevan sentiti, egli esclamò, come parlando a sè stesso: — La divinità! In che cosa può consistere la coscienza della divinità nel fanciullo? Questa è la quistione grave, reverendo. Quistione di sentimento. Sentimento d’una forza superiore personale? Sentimento d’un inconoscibile?

Il parroco lo guardò, stupito, arrotondando la bocca.