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Parroco e segretario | 155 |
vizio. Trincava. Ma solo, in casa sua, e fors’anche al alFonte/commento: ed. 1890 buio. Egli se ne accorse dallo straordinario rispetto che mostrava davanti al personaggio invisibile, e dal raddoppiato calore con cui lodava le autorità a una cert’ora della sera. Fu lui, appunto in una di quest’ore, che annunziandogli ch’era guarito il parroco della sua resipola, lo consigliò riguardosamente d’andargli a fare una visita; e, inteso che sarebbe andato, se ne rallegrò, e gli soggiunse all’orecchio: — È sempre prudenza.
Mal prevenuto dall’esperienza del parroco di Piazzena, il maestro andò a far la visita di mala voglia, preparato a imbattersi in un altro tonsurato dello stesso stampo. Ma ne vide uno, invece, non solo diverso affatto da quello, ma anche nuovo al tutto per lui. Lo trovò in fondo a una stanza lunga e strettissima, seduto accanto alla finestra, davanti a un tavolino dove non c’era altro che un libro aperto. Imbruniva e pioveva: la stanza era così buia ch’egli non avrebbe neppure indovinato a un di presso l’età del prete, se il suo viso fermo d’uomo nel vigor maturo degli anni, con una gran fronte ossuta, sporgente sopra un naso a becco d’aquila, non si fosse disegnato di profilo sul chiaror crepuscolare della finestra. La sua accoglienza fu brusca e strana come il suo profilo.
— La ringrazio della visita, — disse al maestro, parlando spiccio, con voce netta, e con una pronunzia italiana che, pur risentendo del dialetto, mostrava un uomo non rozzo. — Ma se è venuto per parlarmi di scuola non occorreva che s’incomodasse.
Il maestro, maravigliato, gli domandò perchè. Poi soggiunse subito, seccamente: — Son venuto per compiere un dovere di cortesia.
— Allora — rispose il prete — tanto meglio. Ma ci tengo a dirle su due piedi, con tutta schiettezza, il mio modo di vedere. Io non m’impiccio in niente e per niente nelle scuole del comune, perchè disapprovo assolutamente tutto quello che vi si fa. Ecco detto. Disapprovo come vi si parla di religione, il sistema col quale vi si educano i ragazzi, i criteri con cui si scelgono i maestri, i programmi, i libri, tutto quanto, e non potendo ottenere che si faccia tutto al rovescio di quello