Pagina:De Amicis - Il romanzo d'un maestro, Treves, 1900.djvu/108

100 Piazzena

del maestro: — Lo so, non è un vero errore. Ma se ne fa un abuso, e non è una parola che suoni bene. Io l’ho sempre cancellata dalle minute dei miei impiegati. La combatta ella pure, e se ne troverà bene.

Questa frase esasperava il maestro.

— Del rimanente, — terminò il sindaco, chinandosi a guardare sotto la stufa — tutto va bene. — E poi, rivolto al giovane: — Buon contegno, pulizia. Continui così. Raccomandi agli alunni di strisciar bene le scarpe prima d’entrare.

Per dire anche lui qualche cosa, il soprintendente chinò il viso sul quaderno d’un ragazzo, e gli disse gravemente, segnandogli col dito una parola: — Metti il puntino a quell’i.

E tutt’e due se n’andarono, girando un ultimo sguardo sulle pareti.


Il parroco, dunque, aveva mosso la prima pedina. Ma il maestro riseppe presto di peggio: che domandava ai suoi scolari quello ch’egli dicesse in scuola della religione, e che libri leggesse e consigliasse di leggere; e che il vice parroco, più iroso del suo padrone, insegnando il catechismo ai suoi alunni, aveva dato una vergata a uno che non sapeva rispondere, e gli aveva detto: — Prendi, e va a dire a chi t’insegna la religione dei framassoni che ce ne sarà anche per lui, se ne vuole! — S’accorse pure che ci doveva avere una spia in classe poichè gli resultò che al parroco era stato riferito il gesto di noncuranza ch’egli aveva fatto in scuola, appena usciti il sindaco e il soprintendente. E andò a chieder un consiglio in proposito a don Pirotta. Ma questi, sempre più giù di salute, era un benedett’uomo, a cui piaceva di fare una guerra coperta, ma palesemente cortese, con l’intento diplomatico di far risaltare la violenza villana del suo avversario illetterato al confronto della sua dignità signorile di prelato colto; e si ristrinse a consigliarlo di non si dar pensiero di quella guerra, che tutto sarebbe finito in un bicchier d’acqua. Allora chiese consiglio al delegato. Ma questi scrollò le spalle, in atto di pietà. E gli citò un verso di Dante allungato: Non ti curar dei preti, ma guardali e passa. E soggiunse: — Del resto, quando comincieranno le ostilità sul serio, ci