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Et antichifsima del tremendo Agamennone^-. Adunque per edere quello colore proprio di quello animale rè de gli animali, non lolo diremo lignificare foltezza,& huomo forte,ma anchoraTaggio, benigno, «Se ottimo rimuneratorre de’ benetìtij nceuuu, pofciache il medefimo cade in quello animale adorno di tal colore, il quale ne per longhezza di tempo, ne per abfenZa di luogo punto è lcordeuole de’ beneficij riceuuti, come afferma Arillotilenel fo pranominato capitolo,& Plinio nel lib. 8. al cap. decimo quinto dalla dloria de gli animali, per molti efifempij. i quali ragima Pietro Media, nellafecon da parte dellafdua di varia lettioneal capitolo à me fecondo, fùquello animale dagli antichi dedi cato, per la fua fortezza, al forte, Se feroce Marte, & di fua natura fogge il fuoco, ne fà empito à chi fi getta in terra, o cade, ma bene à chi gli và Contro per offenderlo’ & ama quelli, che fono nati fiotto il Tuo legno, ma che più? à dimotlrare, & pingere la fortezza, non fi forma vn Leone tutto vellato, & tinto di quello colore’ adunque quello colore, per quelle ragioni importerà,tìerezza,& regale gradezza per caufa di obedienza, animpfità, & finalmente huomo faoCTjo, & ottimo rimuneratore, de’ benefìcij ri cerniti, & femore ricordeuole di quelli, colui adunque che ferà fregiato, & adorno, di quelle buone parti lo potrà dimollrare con quello colo, poiché l’inter no, per lo ellerno colorato, fi feorge, àC’conofce.