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tre aitai,che vi’ fi potrebbono aggiungere, òC fi leoàono non fido nel poema di Dante,ma anfora m quello dell’Ariofto,& nell’Arcadia del San nazaro, nelle Fiamme del Giraldi, & in altri rafinin, diremo il negro colore lignificare meltitn & doglia,sì per caufa d’Amore,cocne di mor te come fi vede ancora nell’vfo efler portato dal ledenti che vogliono inoltrare, oc lametìitia, &^ìa doglia, palefando l’interno, conio efternu colorato. D’animo inuitto è il Leonato ejfewpio. fistPA*® 2 ® Non è dubbio veruno(fe noi porge fi,/%■’ -i ’> remo l’orechieal fnonodi quella y voce Leonato, che chiaramente fi f | Lwv W fcorgevà, quello colore hauere haunto l’origine, & il nome dal Leone: pofcia che Leonato,non lignifica altro, che edere nato Leone, cioè forte &T perchè quello animale fra gli altri animali, per la. fila fortezza, tiene il piimo luogo, come rettifica Arìftotile nel libro nono,al capitolo quarantèiimo quarto della ìlioria de gli animali.non fenza cagione di remo quello colore importare fierezza,animoli tà, & robullezza, non elfendomitro quella fortezza corporale, chevnaanimofa virtù, la quale non lafcia entrare nei petti Immani la tema, neillofpeftodi morire, mafemper lila collanti,& intrepidi nei mali,6c^.nei pencoli, con timor folo di non edere ripi efi,ò infamati, oC-que Ito afferma Cicerone, per quello molti Re,& Si onori vf.no quello colore,& maffime nelle loro caiamitadi, cernì feri e, & ciò fanno per pai dare gu intrepidi. Scorti animi, chehanno,moilrando non curarli di qual fi voglia infortunio, colore