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oeo Magno, & nella vita di Catone Lucenfe apprettò PÌutarcO; di qui fù,che gl an tichi chiamo reno 1 «nomi dei loro piaceri felici, & bia hi,co me qIh delle loro meftitie, mifen,& negri. Que fle ragioni, & limili fono quelle che d imo Arano il colore bianco lignificare Callirà. Honellà, Fede, Verità, Felicitai fincerità di animo,8c cuoi e, però tutti quelli, che barreranno ornato J’animo di quelle doti, fenza fallo lo potranno far chiaro con quella colore^. Col duol d’vn core il V e r di pari gioftr a.

  • ’vede tutto dì, che qualuoltàle

Ifèn’fpJO «renti vogliono inoltrare, & la mela doglia, che le eonfumano nell’interno.ricenura p la rnorte di qual fi vog’ia parente, amico, ò benefattore, fubito fi veftono di negro,volendo lignificare per quello,che quali di fuori, tali di dentro fono ofeuri, metti, &C prilli di allegrezza. del quale vellimento il dolente,& mefto Brà dimarte lì coperfe per la morte di fuo Padre,come moftral’Ariofto nel canto quarantèiimo pri rno, allaottaua 3 [.quando dice Fece difegno Brandimarte il giorno ’Bella battaglia, per amor del padre, F per fu bonor, di non andar adorno, Se non di (oprauefle of iure, & adre, F tordi ligi le fé, con fregio int orno Quanto piufeppe far belle, e leggiadre Bi ricche gemme il fregio tra contefto T) vn[obietto drappo, e tutto negro il reflo. Habi ro, in vcro,& colore conclemente alle pom pe funebri,come afferma il Sànazaro.però il ine defimo Armilo ornò di quello colore l’illeffo ca uagliere,quando fù gionto alfine di quella vita-’