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ii Petrararca nel fon etto, ""volo con l’ali del penderò al cielo. & nella canzone, quel antico mio dolce empio fignore, quando dice e tricot {& queflo e quel che tutto auan’^a, Da volar [opra il del gli hauea datali, ‘Ter lo co [e mortali, Che fon [cala alfattor, chi ben l’estima i L’animofo Ruggiero, che lempre hebbe il penderò elieuato,&: volto à fatti egregi, Tempre por tò lo feudo fregiato,& dipinto di quello colore, non punto trainando da Ettorre, dalla cui gene rofa itirpe elfo era fortito,fin che all’hora quando per hauer macchiato Panimo d’odio contro Leone Augnilo, al quale voleua dar la morte lo ricusò s dicendo il dotto ferrarefe nel canto qua rantelìmo quarto alla ottaua77. <isf qtiejla imprefa non li piacque torre L’aquila bianca,, nel color celefle ^>. Ma in fuo luogo,per elferfi infiammato alla ven detta, lo tolfe vermiglio. il quale celefte colore la Serenilfima Altezzadi Ferrara Alfonfofecon do da Elle, non tralignado dal fuoantico cepo; tiene per fua imprelà, colorecertaméue proprio d’vn tanto Prencipe, SefimilealPaltezza del fuo penfiero,il quale fùfémpre, è, & farà in tento, & fermo à pellegrinije magnanimi fatti, colui adii

  • ]ue,che per il mezo di quella corporea bellezza

palla alla intellettuale, & celdle, ò che hà volto h penfiero à cofe magnanime, fenza dubbio po trà pigliare per fuaimprelà il Torchino,il quale e proprio di tali huomini, come afferma. Per» fio nella prima Satira, & Platone ne ifuoi dia]dgi,8£~ altrimente detto Hiacintino, credo dalfi Hiacinti Orientali fiori di quello colore Torchino, quale-, manifeila la grandezza-, del*

  • animo Yirtuofo, &T lignifica-, Magnanimitade,»