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fe tantoobligo lo pregò, che non li celaffe il fuo nome, ond’efloaftretto da i caldi pneghi del Pa ladino, dille, & in Tuo luo^o l’iftelfo Poeta. Sappi ‘ ’Rinaldo, il nome mio è lo [dégno, [[invito filper[ciorti il giogo indegno f/ioi»’//w«e.f.’iN carnat o moflra. VESTO colore fenza alcun dubbio è flato dettoincarnato,dalla càr J ne. Incarnato, quali in carne nato, „ St^petche ogni Amile ama, &C deiideraogni Tuo Amile, & deprezza, & odia il fuo diflomigliance,come dice Pédocle. parche dica,io fon nato per (tare, & habitar nella carne, perquefto fi transferifce à fignificareil compimento de gli amori: onde dicefi colui eCferfi incarnato, che hà pollo l’auenturofe piante nell amato giardino della fuacara dóna,& hà gu flato il nettareo frutto,il quale appachiandofi Sa cripatedi cogliere nel fuo idolo Angelica, diceuain fuo nomeil diuino Ferrarefe, nel canto i. Corro la fre[ca, e matutina ro[a ->, Che tardando fiagion perderpotria, So ben ch‘à donna nonfipuòfar cofd, Che piufoaue, e più p iaceuol fa; <&Anc or che [e ne mostri difdegnofti E tal’hor mejla, e flebili e ne (ha. Kon flarò per repul[a, ò finto [degno, Ch’io non adombri, e incarni il mio difegno. Però Doralice volendo inoltrare, che con il fuo Mandricardo haiieua colto quello amorofo pia cere, & contento, che defidera ogm amante, & che haueua ancora fperanza di ftarfenefeco pia più dolci foggiorni, quantunque all’horafe ne anda(fe per lei à così incerta pugna à battagliale contro Rodomonte, lo palesò con quello colore