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[versione diplomatica]


di, quella tornando di nuouo, ſgombra i ghiacci, & le neui, raſſerena l'aere, & veſte rinuerdiſce, & allegra il tutto, cangiando aſpetto alla terra, riueſtendola di verde herbette, & ſpargendola di vaghi, & odorati fiori, porgendo ſperanza à' mortali di raccogliere le deſiate biade, della quale allegrezza di primauera leggiadramente parlò, il Sannazaro nella prima egloga dell'Arcadia, & il Petrarca nel ſonetto.

Et in vn'altro luogo.

Zefirotorna, e'l bel tempo rimena,
E i fiori, e l'herbe, ſua dolce famiglia,
E garrir progne, e pianger Filomena,
E primauera candida, e vermiglia,
Ridonoi prati, e'l ciel ſi raſſerena.
Gioue s'allegra di mirar ſua figlia,
L'aria, l'acqua, la terra è d'amor piena,
Ogni animal d'amar ſi racconſiglia.

Ne ſolo adorna; infiora, allegra, & rinuerdiſce di vaghe herbette i pratti, le ſelue, le valli, i colli, & i monti, ma ancora viuifica ogni coſa creata. in queſta felice, & verdeggiāte ſtagione Amore inſieme con la vaga Venere ripiglia l'arco, & gli aurati ſtrali, & trà fiori tendendo al varco, di noi trionfa, & gode, la lieta copia in compagnia di Zefiro, & Flora và ſpargendo il ſuo pieno, & ricco corno; onde il tutto è pieno d'allegrezza. d'Amore parlano l'onde, i peſci, l'herbe, & venti; gli augelli s'odono l'vn con l'altro mormorare d'Amore, & finalmente tutti li ſpiriti di lui ragionano, & cantano, come marauiglioſamente moſtra il Giraldi nelle ſue Fiamme, in quella canzone.

L'aura amoroſa. Et nel ſonetto. Zefiro ſpira.


[versione critica]


di, quella tornando di nuovo, sgombra i ghiacci, et le nevi, rasserena l'aere, et veste rinverdisce, et allegra il tutto, cangiando aspetto alla terra, rivestendola di verde herbette, et spargendola di vaghi, et odorati fiori, porgendo speranza à' mortali di raccogliere le desiate biade, della quale allegrezza di primavera leggiadramente parlò, il Sannazaro nella prima egloga dell'Arcadia, et il Petrarca nel sonetto.

Et in un'altro luogo.

Zefirotorna, e'l bel tempo rimena,
E i fiori, e l'herbe, sua dolce famiglia,
E garrir progne, e pianger Filomena,
E primavera candida, e vermiglia,
Ridonoi prati, e'l ciel si rasserena.
Giove s'allegra di mirar sua figlia,
L'aria, l'acqua, la terra è d'amor piena,
Ogni animal d'amar si racconsiglia.

Ne solo adorna; infiora, allegra, et rinverdisce di vaghe herbette i pratti, le selve, le valli, i colli, et i monti, ma ancora vivifica ogni cosa creata. in questa felice, et verdeggiante stagione Amore insieme con la vaga Venere ripiglia l'arco, et gli aurati strali, et trà fiori tendendo al varco, di noi trionfa, et gode, la lieta copia in compagnia di Zefiro, et Flora và spargendo il suo pieno, et ricco corno; onde il tutto è pieno d'allegrezza. d'Amore parlano l'onde, i pesci, l'herbe, et venti; gli augelli s'odono l'un con l'altro mormorare d'Amore, et finalmente tutti li spiriti di lui ragionano, et cantano, come maravigliosamente mostra il Giraldi nelle sue Fiamme, in quella canzone.

L'aura amorosa. Et nel sonetto. Zefiro spira.


Si