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nuoce,& da impaccio ogni tuaattione, &Til fentire ragionar di te. Nottola, ò penna, troua emetta. O C C A, ò penna.fig. tanto Tei fagace,& vigi làte,che non portò fare cofa alcun a quantunque occulta, chetano te ne accorga, tato prudentemente vai. della natura di quefto alt gello» parlandone il Sannazaro dice. [Chi ere derebbe poflìbile, che la fagace Oca follecita palefatrice delle notturne frodi. &C. Occhiali, ouero occhiaia. fignif. fatti, hormai chiara, guarda,& cerca bene, che vederai. Se conofeeraiil tutto.. Olili a. fion.pace,& tranquillità,quafi dica, cosi: và, à quefto modo fi conferua in pace,& tran quillkà. dice la facra fcrittura,che quando fil ce fiata la pioggia deldiluuio, il Padre Noè aperfe l’acra, dalla qualenevfcì prima U corno,& poi la colomba,& dice,che nel ritorno, che fece la colomba à l’arca.efia porto lollita in fe<mo di pace, dimoftrando, che Dio era placato, però anticamente quando tra gli ar mati nemici,fe ne moftratiano trami,era ter milfimofegnodi pace, 8cJKambaRiatorv Quando andauano, come amici, ùmilmente portauano in mano il medefimo ramo,come moftra ’"Virgilio, quando fà, che Enea manda al Rè latino cento ambafeiatòri coronati di verde oliua. per quefto il fimulacro della Pace finalmente fi dipinge cóqitefta fronda in mano, però diceua Bernardo Tallo. Ecco fcefa dal del, lieta, e gioconda. Co Ir amo in man, di palhdetta oliua, E coronata d: honorata fronda, ■> La pace, che da noi diaria i fuggiva ^ ^