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104 male non te ne atuten. g,eome acoftm, cherùcangiato inanello cSteSSI faU ° eggla ° Llldl °nel libro terzo delle tiasfòrmationi.pero dice il Petrarca nel capiròiofecondod’Amore. lui il vano amator, che la fua propria Bellezza dettando, fidiflrujfe, ■kj Po™™ filler troppo hauerne ’copia. Naftro. trotta. Cordelia. * Nane figono fon piena di fperanza, io non mi fd rh S. llantllnc l ueio fia tranagliàta, impeci pr’,f h / pero S lorno trottare il porro. Mefpilo. ftgn. nell puolehora, non eancora il tempo, afpettapure. eancora il Ne “ e * fig “ ific> per amor tuo, qua! nette al fole fecondi 0- q i lafi, d]ca» come 11 Bembo nel fecondo libro de gli Afolani. IVe giamai neue alfole ^aruecostcomtoflru^er mifento, i al eh io rimango /perno pSSgaaS c osi tl rapace nibbio furarfuole. uJ/±° ^ alla chioccia. i 3 ° CC1? le ’° 0O ciauellane. ligneei mviìan?° CUUO> maanC01 ’ a hai fette à ali altri villania, ma perchè le tue parole non mi puonno nuocere, non me ne curo Noccmolo di cheli Ila. trotta. Ani m; Noce frutto, òarborejda gli antichi dedicato à ’ o’^buomini fi nodrmano di ahiande f ° a - fì °- m mi nu °Chcu mi dai fafiidio.mì nuoce