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Vorrei che gli eruditi mi spiegassero l’etimologia dei due vocaboli del nostro dialetto Ciusi, e Gobj. Se essi pensino, che per Gobj si debbano intendere uomini colla gobba. Certo allora la persona che li rappresenta dovrebbe portarne una posticcia. Ma questo non si usò mai; dunque la parola de’ Gobj non può significare un uomo gibboso. Non si potrebbe nemmeno ammettere la supposizione, che ai trentini, i quali appunto devono essere figurati sotto quella maschera, si fosse dato dagli avversari quel nome per antonomasia, e per beffa; perchè quella deformità non fu mai esclusiva, e propria di questo paese, anzi per l’addietro molto più rara ed eccezionale, dunque la voce Gobj non può derivare da individuo gobbo.
Se la voce Ciusi equivale a Chiusi, cioè rinserrati, posti in luogo non libero, sarebbe una antitesi, sarebbe una ironia il dir chiusi a quelli che rappresentano il partito di chi sta in campo aperto, come indicherò in seguito. La differenza poi che passa da Ciusi a Chiusi deriva certamente dal nostro dialetto, che sopprime l’h preceduta dal c; per esempio a chiesa diciamo ciesa, a chiave, ciave, e così via. È dunque necessario battere ad altre porte per avere la spiegazione di questi due nomi.
Sappiamo che Clusium, ora Chiusi, è città antichissima etrusca. Sappiamo che Gabium, o Gabio fu città del Lazio, dove gli etruschi estesero il loro dominio. Sappiamo che nei dialetti non è raro lo scambio, o la soppressione di vocaboli, e di consonanti, come p. e. i Fiorentini di Camaldoli a soldo dicono soido, ed i Pisani sordo; egualmente in altri paesi, la lettera a si pronuncia o; in altri la mutano in e, e così via.