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236 | daniele cortis |
confonda un avvocato con un gentiluomo? Questione di diritto non c’è. E adesso ditemi cosa volete ancora da me, voi e quest’altro mio reverendo cugino, padre Daniele della compagnia di Gesù. Non mi avete scritto che volete il danaro al 31 marzo? È il 31 marzo oggi?
L’avvocato non rispose. Si lisciava i baffi guardando da un’altra parte.
«Eh?» riprese l’altro.
«Parla con me?» disse Boglietti. «Chi L’ha invitato a venir qua?
«Cortis.
«Parli col deputato Cortis.
«Eccomi» disse Cortis entrando in quel punto. «Chiedo scusa a questi signori.
«Di che, di che?» rispose il senatore. «Si aveva qui una conversazione piacevolissima con questo amabile signore. Ora si può benissimo continuare. Stavo domandandogli cosa diavolo voialtri due potete volere da me.
«Niente, voi altri due» disse Cortis freddo. «Chi vi ha pregato di venir qua sono io.
«Ah, benissimo» rispose colui. «E avete pregato anche questo signore?
«Anche questo signore.
«Bene, suppongo che avrete a parlarmi di qualche cosa che riguarda voi, o della quale, almeno, avete il diritto di parlare a me.
Gli occhi di Cortis scintillarono un momento di sdegno e si spensero subito.
«Perchè» continuò l’altro alzando la persona e la voce, «se si trattasse...
«Vi ho pregato di venir qui» interruppe Cortis «per parlarvi. Quando avrò parlato vi ascolterò.