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170 | daniele cortis |
assoluta necessità. Per conchiudere, la zia mi scrive stamattina pregandomi di fare una corsa costà, di venirti a vedere.
Memore della tua ultima lettera, e siccome io sono, per mia sfortuna, alquanto dissimile da te, siccome non so mutare animo e linguaggio così prontamente come un’attrice muta parte e toilette, così risponderò, se credi, che sono occupatissimo e non posso muovermi da Roma.
Il tuo aff.mo cugino |
All’Ill.mo signor deputato
- Daniele Cortis a Roma
Cefalù, 23 gennaio 1882.
- Ill.mo signor deputato,
Ho l’onore di rispondere, a nome e per incarico della ill.ma signora baronessa Di Santa Giulia, alla ossequiatissima sua del 19 corrente.
La nobile signora si trova a letto sotto la mia cura, con leggera febbre reumatica, e non può quindi scrivere. Ella significa a V.S. Ill.ma che, salvo questa indisposizione accidentale e di nessuna importanza, la sua salute è buona; e che avrebbe moltissimo dispiacere se lei si pigliasse l’incomodo di un viaggio così lungo. Aggiunge poi che la predetta indisposizione reumatica è stata già portata a cognizione sì dell’eccellentissimo signor barone che della nobile famiglia Carrè.
La signora baronessa m’impone pure di porgerle i suoi ossequi.
Sempre agli ordini di V.S. Ill.ma
umil.mo e dev.mo |