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l'ultima, che di notte venissi a conversar seco dentro la piccola porta pel Monastero: ed io, pensandomi levarmelo d’attorno, oppure sentendomi stringere da quel tal malefizio (n’è informato il padre Battista che mi ha esorcizzata) mi contentai che venisse.


Interrogata an dictam portam habuerint apertam vel clausam, et qui sermones fuerint;

respondit:

Interrogata se la detta porta era aperta o serrata, e quai parole si tennero;

rispose:

» Parlassimo a porta aperta; e la fu aperta da suor Ottavia che levò via la stanga, e introdusse l’Osio. Ci mettemmo a ragionare tra una porta e l’altra, che suor Ottavia sentiva: e si partì l’Osio avuta parola da me di presto tornare. Ma la cosa andò avanti un gran pezzo, e me ne rimproverò con lettera, ricordandomi l’onestà mostrata nel precedente abboccamento; e così ci trovammo un’altra notte nel medesimo luogo; e ragionavam di varie cose, lorchè l’Osio tentò farmi ingiuria, nonostante ch’io gridassi — ah traditore! — e subito corsi via, e lo piantai li.


Interrogata numquid aliud secutum fuerit inter ipsam et Osium;

respondit:

Interrogata che cos’altro accadesse tra lei e l’Osio;

rispose:

» Dirò a Vostra Signoria, che, con tutto ch’io facessi ogni sorta di orazioni e discipline sino al sangue per non avere a trattare più coll’Osio, pareva che fossi portata dal diavolo, e cruciata talmente al cuore da non potere stare di non vederlo, e andare dov’esso era: di modo che, ricercata e supplicata da lui, son tornata a quella porta, caddi in peccato, e mi prese tanta malinconia che ne infermai e stetti a letto tre mesi. Egli in quel tempo non cessò di mandarmi lettere con dire che quando fossi guarita avessi a concedergli di entrare