Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/61


59


Interrogata an esset parata sustinere et ratificare omnia in tormentis, si opus fuisset, et esset in statu tormenta patiendi;

respondit:

Interrogata se sarebbe disposta a sostenere e ratificare quanto disse sottoposta a tortura, ove si trovasse in grado di sostenerla;

rispose:

» Sì che se fossi in istato di sopportare tormenti sosterrei e ratificherei le cose suddette anche fra’ tormenti; perchè nelle cose che gravano li suddetti io ho esposta la verità per iscarico della mia coscienza, essendo vicina alla morte.


Certificato del trapasso di suor Ottavia, avvenuto nove giorni dopo, cioè il 26 dicembre 1607.

Fidem facio et attestor ego notarius cacellarius infrascriptus quatenus die XXVI mensis decembris proximi præteriti circa XIV hora, soror Octavia Riccia monialis professa monasterii sanctæ Margaritæ oppidi Modoetiæ, a me optime cognita, existens in monasterio congregationis S. Ursulæ dicti oppidi, pluribus vulnerabilis affecta in capite, ad meam presentiam ex hac vita migravit.; et sero ejusdem diei recognovi cadaver ipsius, prout etiam recognita fuit a D.no Ambrosio Vimercato chirurgo dicti oppidi, qui medelam præbuit vulneribus præfatæ Sororis.

datum Modoetiæ
die III mensis januarii a. 1608 ego P. Joseph Franscinus notarius.

Attesto io notaro sottoscritto che il 26 Dicembre p. p. suor Ottavia Ricci monaca professa nel monastero di santa Margherita in Monza, a me notissima, e che si trovava di presente nel monastero di sant'Orsola in detto Borgo, trapassò alla mia presenza per le ferite elle avea riportate nella testa: la sera dello stesso giorno ne riconobbi il cadavere, come pure lo riconobbe il dott. Ambrogio Vimercati chirurgo, il quale medicò la detta Suora.





Li 3 gennajo 1608. Io P. Gius. Franscino notaro.


Il primo sanguinoso atto della tragedia, già ci si rese noto: ci conduciam ora al secondo, non meno lugubre.