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quare statim prædictus dom. Vicarius una cum reverendo Archipresbytero iter arripuit versus monasterium S. Mariæ Gratiæ extra dictum oppidum, mandans mihi notario, ut statim accederem ad monasterium monialium S. Margaritæ ac peterem an aliquid novi in ipso monasterio nocte precedenti evenisset: prout illue accessi, et vocata matre Priorissa mandavi eidem ut diligentiam adhiberet, et videret an adessent omnes moniales: quæ, statim facta diligentia toto in monasterio, ac in cubiculis ipsis, rediit dicens:

in conseguenza di che il Vicario e l‘Arciprete si avviaron frettolosi verso il monastero di Santa Maria delle Grazie fuor del detto Borgo, imponendo a me Notaro di tosto andarne al monastero di Santa Margherita a ricercavi se lungo la precedente notte fossevi avvenuta qualche novità; ondechè quivi condottomi, e chiamata la Priora, le commisi far diligenza per vedere se le sue monache c’eran tutte; la qual, compita la visita pel monastero e per le celle, tornò dicendo:

» Non si trovano due delle mie monache, cioè suor Ottavia Ricci, e suor Benedetta Homati.


Quibus auditis illico me contuli ad dictum monasterium S.Mariæ Gratiæ et ea retuli d.no Vicario in quadam cella in cœmeterio, et cum eo erat quædam mulier induta habitu monacali, aspersa sanguine, inculta: quæ dixit se esse sororem Octaviam ex monasterio S. Margaritæ: et quia dictum fuerat a m.r. patre Guardiano prædictam sororem Octaviam sibi narasse ipsam fuisse extractam a dicto monasterio una cum sorore Benedicta a Joh. Paulo Osio, fuit super hoc interrogata, et fassa fuit eam rem, et ignorare ubi sit socia, et dubitare an sit mortua: deinde posita super carrum fuit ducta ad monasterium congregationis Virgi-

Udito questo, ritornai subito al monastero delle Grazie, e ne feci riferta al Vicario, che trovai in una certa cella del Cemetero con una femmina vestita d’abito monacale, ma incolta, e tutta insanguinata, la qual disse ch’era suor Ottavia del monastero di Santa Margherita; e perchè era stato detto dal padre Guardiano aver essa narrato che Giampaol Osio l’avea cavata dal monastero insieme a suor Benedetta, venne interrogata intorno a ciò, e dichiarò la cosa star appunto così, ma ignorare che ne fosse avvenuto della compagna, probabilmente esser ella morta. Indi fu collocata su d'una carrozza, traddotta al convento delle monache di