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zale, nel qual camerino habita e dorme suor Benedetta, et in quest’altro suor Ottavia: e si diceva liberamente che il mangiare fatto così fuor di hora si portasse in detti camerini, et erano le medesime monache che habitavano detti camerini che lo portavano; e questa cosa si divulgava da quelle monache che le incontravano con detti cibi per la scala; ben esse procuravano di nasconderli, e non lasciarli vedere; e quelle che le hanno incontrate a quel modo sono la madre Vicaria, suor Febronia; e poi tutte in comune ne hanno parlato.


Interrogata cur ob dicots cibos præter solitum paratos suspictatæ monachæ hujus conventus existere in eodem monasterio Io. Paulum Osium, et ad quid.

respondit:

Interrogata perchè, a veder que’ cubi approntati fuor d’ora, quelle monache s’insospettissero che l’Osio si trovasse nel monastero, ed a che venuto:

rispose:

» Si sospettava che l’Osio fosse nel monastero, e non altra persona, perchè haveva amicitia con detta suor Virginia-Maria: e quel mangiare era tale che necessariamente era fatto per persona estraordinaria; perchè per nessuno si faceva da mangiare a quelle hore, e portarlo così nascosamente; che se fosse stato per loro non lo haverebbero portato a quel modo; et in soma era cosa insolita, e facevano le cose in tal maniera che davano sospetto a tutto il monastero. La causa poi perchè l’Osio stava in questo monastero ho pensato che fosse per ritirarsi, e non lasciarsi prendere dalla Corte.


Eti sibi dicto cur putet dictum Io. Paulum se recepisse in hoc monasterio ad effugiendum Curiæ brachium eum absque incursu etc. non posset in ipso monasterio ingredi, et sint multa alia loca immunia;

respondit:

E dettole perchè reputi che l’Osio si celasse nel monastero affine di sottrarsi al bargello, da che non potea penetrarvi senza violenza, risico ecc. mentre avrebbe potuto condursi a tanti altri luoghi d’asilo;

rispose: