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» Dirò quel che saprò. So che alcune monache dicevano che il sospetto era che detto Giampaolo veneva dentro al monastero; et altre dicevano che veramente v’era, e posso dire che la maggior parte delle monache sospettavano che vi venesse; e molte anchora dicevano che ci era; ma però lo dicevano per sospetto che havevano; et una conversa chiamata suor Febronia, interrogata da me, come quella ch’era di mia confidenza perchè me veneva nella camera servendomi, e che sopraintendeva delle cose più di me, che cosa sapeva di questo fatto, et essa mi rispose, che, per cosa certa, detto Giampaolo era dentro il monastero, facendo una imprecatione, o fosse giuramento, che detto Osio era dentro il monastero; e la sospitione nasceva per le circostanze del mangiare che si faceva quando più presto, e quando più tardi del solito, et anco cose estraordinarie.


subdit interrogata:

Interrogata soggiunse:


» La cosa del farsi il mangiare più per tempo, o più tardi del solito è dalla festa di tutti li Santi prossima passata in qua(1); e queste che facevano il mangiare a questo modo erano suor Ottavia Ricci, suor Silvia Casata, suor Benedetta Homata, quali erano amiche di suor Virginia-Maria de Leva ch’era qui nel medesimo monastero; e questo mangiare si portava su in questo o quell’altro luogo dove si diceva che era nascosto detto Giampaolo; e li luoghi sospetti erano doi camerini, uno posto a man sinistra dell’entrare di sopra, e l’altro dalla parte dov’è la camera di suor Virginia-Maria sul piaz-


  1. Difatti vedremo in breve come l'Osio, per sottrarsi alle ricerche della giustizia, messa in moto per la uccisione da lui commessa dello speziale Raineri, si fosse, un de’ primi di novembre, appiattato entro il monastero, da cui non si partì che dopo che ne fu via traddotta suor Virginia-Maria.