Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/264

254


rabili abberrazioni dello spirito umano! nè vi ha paese che non ne abbia subìti gl’influssi sinistri, a cominciare dall’antica Grecia ove le Pitonesse e le Sibille abbondarono, sino all’odierna Scozia ove pullulano tuttavia le Meg-Merillies; a cominciare dal Settentrione popolato di Valchirie, di Vampiri sino al Mezzogiorno ove non è borgata che non abbia suoi spiriti folletti.

Le abbominevoli ceremonie (la cui descrizione torna frequente) della rinnuzia al battesimo ed agli altri sacramenti in presenza del diavolo, il sigillo che Domenica Gratiadei applicava sulla spalla servendosi di quel suo anello, senza pietra arroventato, le oscene saturnali delle danze con accompagnamento d’orchestra, ed altri particolari che sarebbe arduo pur accennare, e che dovetti porre studio a rimuovere da’ miei rendiconti, tuttociò vuolsi ritenere verissimo: or bene figuriamoci d’essere il giudice Madernino: qual senso ci farebbero quelle schifose creature? E Frisinghello che vedeva in esse le insidiatrici omicide della moglie e della figlia, nol diremo scusabile se cercò di comunicare a’magistrati i suoi proprii risentimenti?

Mi accomiato da’ lettori con un’ultima considerazione, la qual m’auguro abbia a riuscire conseguenza e frutto di tutto quanto il mio lavoro.

Quanto differiscon i due processi che interrogammo nella tragica crudezza di lor testi originali!

Eccone uno che ci si porge istrutto con quella maggiore pubblicità che l’epoca e i fatti comportavano, apertosi a notizia di tutti, sanguinosamente chiuso a vista d’ognuno: trattavasi di femmine mezzo matte che il giudice assogettò a lunghi, molteplici interrogatorii frammisti d’orribili torture: succumbettervi tutte; quale confessando ciò che le si domandava, ed anco d’avantaggio; quale uccidendosi disperata in prigione: i tratti di corda procedettero di pari passo colle domande suggestive; corpi ed anime soggiacquero ad irresistibili strette, da cui emerse la giustifica-