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da Dominica Gratiadei quando manipolava l’unguento destinato a malefiziare Cristoforo, che consistono in una scellerata maladizione: palesa d’aver unto Agostino Agostini per vendicarsi; e denunzia nuovi complici.

Qui cade una petizione di Santo Peterlino, che, asserendo la sua età settuagenaria, e la sua nota probità, chiede d’essere sciolto di prigione, ov’era stato traddotto pochi giorni prima in conseguenza di un mandato d’arresto di cui ommettemmo la trascrizione. Ce ne ha qui un altro spiccato contro la Filosofa, e accompagnato dal processo verbale della cattura di lei:

ll 2 gennaro 1647 Domenica Gratiadei, depone:

» l’ordine che tenevamo nell’andare ai giochi era il seguente: tutte venivano le nominate: io con Santo andavamo avanti, e le altre seguitavano, tutte in forma de gatti: il diavolo sempre precedeva. Alcune volte pareva che fossimo a conviti grandi, commedie, balli, soni, canti; et allora il diavolo in forma di becco stava in piedi sovra d’un palco; e, subito entrati alla sua presenza, si va a fargli riverenza sempre ballando; poi si va alla tavola, dove pare che siano molte vivande: in capo stanno li caporali.

Richiesta dove tenessero que’ congressi, e quanto durassero, rispose:

» si ponno fare tali congressi dove si vuole: una volta all’anno solamente si osserva questa cerimonia, e noi l’abbiam osservata nei prati per andar a Piazza; ma non parevano prati, e piuttosto abitazion di palazzo con sala alla grande: i banchetti durano poco tempo, però par che vi si stia assai. Alcune volte sembrava che il diavolo si sentasse su d’una cadrega bella, e che fosse un gran personaggio al qual andavimo a baciare.. ..

Il 7 gennajo Santo Peterlino alle domande che gli vengono fatte, accompagnate dalla lettura delle deposizioni che lo gravano, non risponde altro che: