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Intimatole di risponder categoricamente, sclamò:

» V. S. scriva che l’ho fatto; non so però d’averlo fatto.

Il Giudice allora comandò che venisse sottoposta all’esame rigoroso: e gli è fra le torture che l’infelice, contraddicendo le sue precedenti asserzioni, confessò di aver manipolato l’unguento micidiale. Richiesta quai ne fossero gl’ ingredienti, rispose:

» se me li diranno, dirò anchor io...

E' chiaro ch’ella era omai parata a consentire a tutto quanto le fosse dimandato.

Rimandata in prigione, ne fu cavata l’indomani 5 dicembre, e si provò di negare, affermando che i bossoli stati trovati in sua casa erano destinati ad usi innocui. Lucia le rinfacciò che mentiva, e additandole certa farina,

» questa è la polvere, disse, stata adoperata ad istriar la moglie del signor Cancelliere.

Qui, appiè di pagina, troviamo io Paris Madernino e sotto ego Joh. Ropele fui presens.

Domenica rispose:

» è farina; e non è vero che ho rovinata la moglie del signor Cancelliere, nè mai sono stata nella sua cucina: gho questi altri grani parte per mangiare, e parte per dare alle galline.

Lucia replica che son ingredienti per malefizii: le due donne ne vengono ad ingiuriarsi nella foggia più virulenta.

Qui ci troviam caduti in quell’oscurità già dianzi avvertita, o diremo in quell’indeterminato che ci puzza di tortura sottintesa. Domenica, infatti, confessa ex abrupto d’aver manipolato l’unguento, d’esser intervenuta, trasformata in gatto, allo stregamento di Cristoforo, d’aver rinunziato a’ Sacramenti, d’aver ballato e fatto peggio col diavolo: nè solamente percorre il ciclo intero delle superstizioni allora in voga, come se ne foss’ella stata testimonio e complice, ma moltiplica le denunzie; in conseguenza delle quali viene spiccata la seguente citazione: