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Lucia prosegue così la sua deposizione:

» et ero io presente, un giorno ch’eravate via a cena; e fu in cucina della cancelleria al fuoco, che sarà un anno e mezzo, e fu con una certa particolar cosa che aveva in mano, che gli diè da odorare. Di più, detta Dominica ha striato il fratello del dottore Scudellari di Roveredo, il quale studiava a Trento, et è morto per questo effetto: me lo ha detto Dominica in occasione che siamo state a spasso in compagnia.

L’interrogatorio prosegue senza che vi riscontriamo indizii di torture; epperò dovettero trovarvisi prodigate; ella è questa una deduzione che facciamo per le stramberie, e contraddizioni che vi abbondano: le accuse che Lucia va moltiplicando sono inique, ed anco ridicole a forza d’esser assurde; ne’ diportamenti e nelle parole di questa vilissima femmina spiccano le violenze esercitate su lei, mercè le quali si trovò caduta in parossismi di spavento. Orribil è l’interrogazione a cui la sciagurata risponde:

» sì che anca la madre mia è una stria formale, perchè è venuta ancor essa con noi in compagnia.

Richiesta se a suo marito fosser noti i suoi vagamenti notturni, rispose negativamente.

Quibus habitis fuit dimissum examen, et spectabilis dominus Judex relaxavit capturam contra Dominicam viduam q.m Valentini Gratiadei, obtentis contra eam indiciis clarioribus.

Dopo di chè fu dato fine al costituto, e il signor Giudice rilasciò mandato di cattura conto Domenica vedova del fu Valentin Gratiadei, essendo insorti contro di lei i più validi indizii.

La pagina seguente è curiosissima: in cambio d’interrogatorii vi troviam quanto segue:

Die dominica secunda mensis decembris

Comparuit Joseph Goritianus, officialis hujus Curiæ, et

Questo giorno secondo del mese di dicembre.

Comparve Giuseppe Goriziano bargello di questa Curia,