Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/200

dominantium, trinus et unus per suam piissimam bonitatem et misericordiam, dignetur liberare et defendere nos ab omnibus inimicis nostris et hostibus malignis gratiamque concedere ut possimus a lamiis veritatem eruere in confusionem omnium demoniorum malorumque hominum, easque evellere et destruere ad gloriam ipsius Dei omnipotentis, qui vivit et regnat in sæcula sæculorum. Amen.

re, trino ed uno, per la sua infinita bontà e misericordia, degnisi liberarci e difenderci da ogni nostro avversario, e maligno nemico, ed accordarci la grazia di strappare la verità alle streghe, a confusione di tutti i pessimi spiriti, e malvagi uomini; non che svellerle, e struggerle a gloria dello stesso Dio onnipotente che vive e regna ne’ secoli de’ secoli: e così sia.

Queste dichiarazioni scritte con mano rapida e assai abbreviature, come se dinotassero nella lor materiale conformazione la impazienza di chi, aprendo con esse la inquisizione, anela di addentrarvisi a compiere quel tremendo mandato di distruzione e di sangue, già per sè cominciano a ricercarci l’anima d’un senso di terrore, e ci presagiscon cose paurose: nè l’aspettazione andrà fallita. Ma vuolsi comandar silenzio a qualsia manifestazione di ribrezzo, di pietà, di sdegno, acciò la sposizione, che sta per succedere, abbia ad assumere vesta di semplice austero documento, da cui il lettore sia per cavare da sè lumi e convinzioni, non che trovarvi la fonte di emozioni, le quai denno essere spontanee al suo intelletto ed al suo cuore, e per nulla impostegli dai modi di sentire di chi scrive.

Voltato il frontispizio, succede una pagina scritta, intestata così:

Processus Criminalis pro destructione lamiarum. In nomine sanctissimæ et individuæ Trinitatis Patris, Filii et Spiritus Sancti, cujus auxilium sit semper nobiscum.

Die sabbathi XXIV mensis novembris 1646.

Processo Criminale per la distruzion delle streghe. In nome della Santissima Trinità Padre, Foglio, e Spirito Santo, il cui ajuto sia sempre con noi.

Questo giorno di Sabato XXIV novembre 1646.