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Calasalanzio, Filippo Neri, Gerolamo Emiliani illustravano, beneficavan l’Italia colle Scuole Pie, cogli Oratorii, colle Missioni: in Ispagna lo spirito di Pier d’Alcantara e di Teresa s’era trasfuso in Giovanni di Dio, degno del duplice nome dacchè fondò l’Ordine che si appella dal beneficare che fa i fratelli in Cristo: Kosta, e Bobola, l’un angelo, l’altro martire, ambo monaci, aveano brillato nel Settentrione: l’Americhe, l’Indie s’erano popolate di missionarii usciti da chiostri; e sulla cattedra di san Pietro sedeva un Frate a’ cui piedi erano state deposte le bandiere che i Mussulmani perderono a Lepanto, quel dì che fu primo al loro irreparabil tramonto...

Ricche compensazioni concesse Dio a Carlo e Federico Borromei: lamentarono polluti alcuni conventi, ma benedissero fondati, e fiorenti grandi sodalizii monastici; inorridirono d’alcuni delitti, ma li consolò il fervore cresciuto appo l’universale: le stesse traviate di santa Margherita di Monza non fecer csse gustare al buon Pastore la ineffabile contentezza di tal conversione che le restituiva purificate all’ovile?