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vina? Non era infrequente che fanciulle sagrificate a calcoli d’ambizione, d’avarizia, venissero allora trasferite dai sogni dorati dell’ adolescenza, ai silenzii austeri della cella, da nascenti amori all’isolamento della clausura, cui tosto popolavano de’ fantasmi d’una cupa disperazione, d’un irraffrenabil desiderio; e guai se lor si presentava il destro di attuar que’ fantasmi! Ma, dico io, se nella nidiata d’un tortore, divoratine gli ovi, un’ aspide deponesse i suoi, accuseremmo di pervertita natura la specie dell’inconscio pennuto perchè dagli ovi ch’ei covo aspidi anzichè tortore escirono?

Quando san Carlo soppresse gli Umiliati, fu visto fondare gli Oblati, e favoreggiare i primordii de’ Barnabiti, quelli riuscenti apostoli contro le minaccie dell’eresia scendenti dai Grigioni; questi esimii educatori di giovani, e, mercè la predicazione, rinfervoratori di cristiane virtù in ogni classe. Nella vicina Orzinovi Orsola Meriggi ponevasi madre della gran famiglia a cui diè nome, dalla qual le fanciulle popolane continuano anche oggi a ritrarre gl’insegnamenti primi, così delle industrie proprie della lor condizione e del loro sesso, come delle virtù che nobilitano la indigenza, e letificano la stessa sventura. Questi, a compenso d’un ramoscello reciso, erano i rami del gran tronco monastico sbocciati e germogliati robusti entro i ristretti confini della Lombardia: ma la Cristianità è una come Dio; e, se consideriamo il monachismo qual fu a’ giorni della Signora di Monza ci consolerà scernere che il punto nero ch’ella segnò negli annali di quello va sommerso nella luce attorniante. Vincenzo de’ Paoli, Francesco di Sales, Giovanna Francesca di Chantal creavano e ordinavano in Francia poderose sagre famiglie intese a distribuire per le capanne, nelle carceri, negli spedali i più illuminati conforti, famiglie, a taluna delle quali perfino i veli furono interdetti acciò potessero guardar meglio in faccia ogni umana sciagura, comprenderla, alleviarla... Il