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di cui altri avrebbe potuto di leggeri valersi a denigrazione del monachismo, per difendere questa nobile istituzione, e mondarla da ovvii rimproveri, da vulgate accuse; sta bene; temo però che dallo assieme del tuo scritto possa, per avventura, scendere in mente a’ lettori la seguente opinione — ben iscaduti e magagnati doversi reputare a que’ giorni i conventi se maturavano di tai frutti: erano dunque riuscite vane le riforme operate poc’anzi dal maggior Borromeo? —

Rispondo.

Il monachismo somiglia albero, che oggi depone questa foglia inaridita, domani quel ramo essicato; Il sapiente giardinier che l’ha in cura, avanti che ramo o foglia, recato ingombro o sconcio alla sempre viva e fiorente chioma della simbolica pianta, si stacchino da sè, recideli al primo segno che danno di volersi guastare: a questo modo i Templari, poichè cominciarono a corrompersi sotto il sole dell’Asia, venner soppressi; e sì che loro legislatore era stato san Bernardo; così gli Umiliati andaron disciolti da san Carlo, perchè s’erano discostati da’ lor primi principii.

Benedettine Umiliate eran le Religiose di santa Margherita di Monza: qualche cosa della corruzione del principal tronco avviseremmo che s’infiltrasse in questo tralcio, cui la mitezza del gran Borromeo aveva lasciato sussistere: ivi convenivano ad esser educate nobili fanciulle milanesi, che seco traevano dannose vanità secolaresche, e pericolosi interventi di consanguinei. Se un qualche chiostro, soggiacque a falsificazione (però infrequente) della propria natura, a deviazione (sempre clamorosa) dal proprio scopo, questi furon effetti direttamente causati dalla corruttela del laicato: i monasteri si elevavano in grembo alla società secolaresca come isole di rifugio in mar procelloso, come oasi verdeggianti per le arene del libico deserto: che se la tempesta talora subbissò le isole, o turbini di sabbia seppellirono le oasi, accagionerem le affondate della subìta ro-