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» tutti li beni, e fattogli spianare a fundamentis la casa, fattone pubblica piazza, con erigervi in mezzo una colonna di marmo con la iscrittione seguente:

Damnato meritis pœnis Johanne Paulo Osio ob sua atrocissima homicidia et alia detestabilia per eum commissa; illus. et excell. Comes de Fuentes hujus provinciæ gubernator, ex voto etiam excell. Senatus, domum ipsius Osii in hoc loco existentem a fundamentis erui, et in perpetuo aream esse jussit, erecta ad perpetuam rei memoriam hac columna A. 1608.

Essendo stato pe’ suoi atrocissimi delitti, ed altr’enormità condannato Giovanni Paolo Osio alle debite pene; l’ill.mo ed ecc.mo conte di Fuentes governatore di questa provincia anche per voto dell’ecc.moSenato, comandò che la casa del detto Osio esistente in questo luogo fosse atterrata sino dai fondamenti, ed in perpetuo restasse piazza, alzatavi a mezzo, per memoria perpetua dell’avvenuto, questa colonna, l’anno 1608.

» E per li medesimi sopradetti atroci delitti, le sopradette monache, eccetto Ottavia, la qual, il giorno di santo Stefano seguente, morì, furono messe e serrate per modo di provvisione, e per carcere in alcune camere, dove sono state sinchè fu spedita la loro causa per giustizia: (che le dette suore Virginia, Benedetta, Silvia e Candida sono state fatte murare separatamente dentro ad un carcere per ciascheduna, che in perpetuo se gli è dato, per pena con altre penitenze salutari. Per parte di suor Virginia non è stato detto niente contro la sentenza; ma per parte delle altre si va vociferando da’ suoi parenti che voglion appellare; e perchè in ciò non sono nè saranno mai intese, meritando così il caso, si dubita che si appellino coram honestis viris per estorcer da Roma con mille bugie e sorretioni qualche ordine o revision di causa. Ma qui intanto si eseguirà senz’altro la sentenza già data; e già si è dato a quest’ora buon principio ad effettuarla, e ci si attende, e atten-