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» Da lì a poco cominciarono l’Osio e suor Virginia a scriversi lettere amorose, e mandarsi presenti vicendevolmente, et a parlarsi la notte nel parlatorio, lei di dentro, esso di fuori, coll’assistenza e guardia delle suddette Ottavia e Benedetta.

» Da lì a non molto, le tre monache suddette, cioè Virginia, Ottavia e Benedetta, introdussero con chiavi contraffatte detto Osio alla porta interiore del monastero, dove fece cader in colpa detta Virginia diverse volte; e poi le dette tiraron anche dentro al monastero l’Osio a passarvi la notte con suor Virginia due e tre volte per settimana, e quando più, quando meno secondo l’occasione.

» Dopo che così fu ducata questa mala pratica da tre anni circa, s’introdusser in questo maneggio suor Candida Brancolina, e suor Silvia Casati, le quali, fatte consapevoli del tutto, erano in ajuto ad introdurre detto Osio nel monastero, ed a stare con detta Virginia; la quale in questo tempo restò gravida più volte, facendo aborti, partorendo anche una putta, la qual vive di presente in età di anni cinque all’incirca.

» E perchè questa mala pratica non fu così secreta che ne diede sospizion grande ad una Catterina da Meda non ancor professa nel detto monastero, essa Catterina, mossa da sdegno contro le suddette monache, si lasciò intendere di voler palesare il tutto al signor Vicario, il qual in quel tempo dovev’andare al detto Monastero per essercitare i suoi offitii: onde, sapendo tutte le sopranominate ciò che poteva la Catterina dire e raccontare al sig. Vicario di loro, fecero tutte insieme consiglio, e trattato, e determinarono di ammazzare la prefata Catterina; e, per mandar ad effetto la loro pessima determinazione, la notte avanti la festa di s. Nazaro dell’ anno 1606, introdussero nel monastero l’Osio, al qual narrarono il tutto; e andando tutti assieme nella stanza in cui stava serrata