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   Et ea quidem, quæ, sicuti princeps ad flagitium fuerat, ita prima deinde ad sanctimoniæ gloriam fuit, multum sane tumultuata est, seviitquæ multum statim, ubi scilicet libidinun suarum avulsa, et exturbata regno, inclusam se esse vidit, sensitque illuc ubi alios mores, alia itinera vitæ, novæ sodales, nova domus, atque tot in unun intenti oculi et demum necessitas ipsa postularet: rupit vincula, custodiamque, et arrepto alicunde gladio, armata, minitabunda, furens ipsa effringere claustra valvasque tentavit; comprehensaque rursus, et ex fuga retracta, abstinuit cibo, tamquam vellet ultro finire vitam; illisit parieti caput; et nisi exarmaretur, attinereturque manibus, voluntarios in sua viscera ictus dirigebat.

Nec minima pars furoris insaniæque ejus rabies intestina, et capitale odium in Cardinalem, et impiæ voces, qualia etiam a phanaticis convitia in Superos jactantur. Ipsa postea de se confessa est quæmadmodum crederet inimicitias omnes, et odia, quæ inter mortales alios exercerentur, ludum esse præ acerbitate malevolentiæ ejus qua liberatorem suum inter eos furores ipsa detestaretur: hoc namque nomine Cardinalem appellare solita fuit; et verba hæc fuerunt mu-

Dandolo. La Sig. di Monza.


tarne, non che sè medesime, il secolo in cui vissero.

Ma quella, che come prima, dianzi a fallire, così precorse poi ogni altra alla conversione che la santificò, gli è superfluo dire quanto schiamazzò, e infuriò nel punto che svelta alle sue libidini, strappata al suo regno, videsi prigioniera, a nuovi modi di vita, a nuova stanza, a nuove compagne destinata, tutti gli sguardi a sè richiamare, da irrevocabil destino omai sopraffatta: spezzò le ritorte, ributtò le guardie, ed abbrancata una spada, minacciosa, furente, tentò farsi largo, e procacciarsi uno scampo; ripigliata a forza, e ricondotta, si astenne da cibo per voler morire d’inedia, si avventò a capo chino contro il muro per ispezzarsi il cranio; avrebbe in sè volti mortali colpi se non venia trattenuta.

Principal oggetto del suo furore era il Cardinale; lo malediva con empie grida, al modo con cui soglion gli ossessi imprecare il cielo: ebbe in appresso a confessare le nimistà più rabbiose, e gli odii più fieri da cui umani petti possono andar invasi e lacerati, essere un gioco a confronto della esecrazione che avea rissentita contro del suo liberatore: con questo titolo si abituò, rinsavita, a designare il Cardinale; furono dichiarazioni ch’essa fece appena andò

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