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4. cifre astronomiche | 77 |
Numerazione alfabetica greca; esempi. Fino al numero 900 il sistema ionico è simile a quello ieratico egizio. La mancanza di segni per esprimere grandezze superiori spinge i Greci a riutilizzare le stesse cifre usate per le unità, facendole precedere da un apice:
,A (1000)
,B (2000)
eccetera
Questo significa che uno stesso simbolo può assumere valori diversi; i Greci però non sviluppano tale intuizione fino alle estreme conseguenze. Lo faranno gli Indiani.
Per esprimere le decine di migliaia o miriadi, essi adottano il principio moltiplicativo.
4. Cifre astronomiche
Quando gli astronomi greci cominciano a misurare la Luna, il Sole e la Terra, e le reciproche distanze, si rende indispensabile un sistema di notazione adeguato per l’espressione dei grandi numeri.
Aristarco di Samo (esempio b) si preoccupa di indicare con una M il gruppo delle miriadi, sicché il valore delle “cifre” viene determinato applicando il principio moltiplicativo.
Dopo quasi cinque secoli troviamo che Diofanto (esempio c) semplifica il sistema di notazione e mette un semplice punto per distinguere una classe dall’altra.