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72 iv. i greci


visto a proposito dell’alfabeto. Su tutte le città primeggia Mileto, che dà origine ad oltre 90 colonie sul Mar Nero e si impone come il più importante porto per il commercio con l’Oriente. Per questo suo ruolo, viene più volte distrutta e gli abitanti deportati.

Dal 499 a.C. i Greci sono impegnati per 50 anni nella guerra contro i Persiani. Atene, governata dal 443 al 429 da Pericle, raggiunge il suo massimo splendore. Ma dura poco. In guerra contro Sparta dal 431 al 404, viene sconfitta. Inizia un lungo periodo di guerre, che vede i massimi contendenti (Atene, Tebe, Sparta e Persia) dissanguarsi in scontri feroci e volubili alleanze. A ciò si aggiungono gli scontri sociali fra l’alta borghesia e la massa dei salariati e degli artigiani, impoveriti dalle guerre. Filippo il Macedone non ha quindi difficoltà a sottomettere la Grecia. Alessandro Magno toglie qualsiasi velleità di rivincita distruggendo Tebe nel 335. Quindi si dedica all’espansione dell’impero. Le sue spedizioni militari, seguite anche da eminenti uomini di cultura, portano i Greci a contatto diretto con le antiche civiltà dell’Egitto, della Mesopotamia e dell’indo. L’uomo di cultura può ora superare gli steccati della madrepatria e sentirsi davvero cittadino del mondo.

Alessandro si dedica alla riorganizzazione dell’impero su nuove basi economiche, crea una moneta unica, ordina spedizioni geografiche, fonda circa 70 città che dovrebbero fungere non solo da piazzeforti, ma soprattutto da centri di diffusione della cultura. Ordina la costruzione di strade e canali. Muore nel 323 a Babilonia, all’età di 33 anni, mentre prepara una spedizione militare contro Cartagine e i paesi del Mediterraneo occidentale. Il suo grande progetto per la creazione di un impero universale e per la fusione di tutti i popoli si arresta.

Le guerre fra i generali di Alessandro per la spartizione dell’impero si protraggono per 40 anni e più. Intorno al 280 a.C., l’impero risulta diviso in 4 regni: di