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38 ii. mesopotamia: l’argilla come memoria

parti. Non ci è di grande aiuto il sapere che esse sono state rinvenute nell’area del tempio, dato che esso svolge un ruolo fondamentale nella vita economica del paese. Neanche l’impronta del sigillo ci dice molto al di là delle speculazioni religiose o magiche. L’uso del sigillo scompare man mano che si diffonde l’uso di indicazioni “scritte” per esplicitare il significato delle notazioni numeriche.

5ª tappa. A Susa, fra il 3000 ed il 2900 a.C. le tavolette divengono più raffinate ed eleganti, con un formato quasi standardizzato. Accanto ai numeri compaiono pittogrammi e altri segni. Tavoletta elamita: censimento di equini vari (3000 a.C.).)

6ª tappa. Fra il 2900 ed il 2800, i numeri sono affiancati da una quantità crescente di indicazioni scritte, che però non sono state ancora decifrate.

Questi passaggi sono stati senza dubbio fondamentali per la conquista della capacità di pensare in modo astratto. Si è passati dagli oggetti concreti alle loro rappresentazioni materiali, fino all’uso di segni slegati da qualsiasi oggetto specifico, in grado di indicare la quantità.