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30 II. MESOPOTAMIA: L'ARGILLA COME MEMORIA

Sigillo e sua impronta su creta (3° millennio a.C.) problemi che ne derivano. L’evoluzione formale e concettuale della scrittura e dell’aritmetica apre contemporaneamente spazi nuovi alla formalizzazione, alla gestione e alla custodia delle informazioni.

Nell’epopea di “Enmerkar e il signore di Aratta” si narra di una trattativa, a mezzo di una delegazione, con la quale Enmerkar re di Uruk pretende la sottomissione della città di Aratta. Il signore di quest’ultima non vuole assolutamente andare al di là di una formale dimostrazione di rispetto. Messo di fronte all’inconcludenza dei diplomatici, interviene e

“prese allora una zolla d’argilla
il signore di Uruk,
e vi scrisse parole come sopra una tavola.
Mai era stata scritta parola sull’argilla.
Ma ora, poiché il dio del Sole
così l’aveva ispirato,
così accadde. Ed Enmerkar scrisse la tavola” (5a).