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15. il vivere quotidiano | 255 |
Sia per gli individui che per i gruppi diventa sempre più difficile avere un quadro complessivo di ciò che sta avvenendo, soprattutto perché la produzione di informazioni ha oramai assunto caratteristiche di vera e propria industria, dove la quantità prevale spesso sulla qualità.
La automatizzazione della gestione delle informazioni produce, come è facile immaginare, un profondo mutamento sulle modalità del processo produttivo in generale, ed in particolare su alcuni aspetti specifici.
Diventa ora possibile gestire in maniera intelligente processi che avvengono in ambienti nocivi o addirittura letali per gli esseri umani: ricordiamo la robotizzazione dei reparti di verniciatura delle auto, e la effettuazione della manutenzione delle centrali nucleari, nelle zone cosiddette “calde”, ovvero a tasso di radiazioni proibitivo.
Comunque l’impatto più violento è quello che si è avuto nel settore del lavóro di concetto.
Questo è stato in larga parte meccanizzato: è diventato possibile che i terminali di cassa dei supermercati, registrando la merce in uscita per la preparazione del conto al cliente, aggiornino automaticamente la registrazione della consistenza del magazzino in modo da fornire, istante per istante, la situazione della giacenza delle diverse merci.
Questo servizio una volta veniva svolto periodicamente dal magazziniere, ma ovviamente forniva una informazione limitata appunto per la sua periodicità, ora invece è diventata possibile una programmazione degli acquisti tale da minimizzare il costo del magazzino stesso.
Ancora nelle banche è scomparsa la vecchia divisione del lavoro e si è affermata la figura del cassiere terminalista, figura tuttofare, che, via terminale, provvede alla effettuazione della operazione richiesta, alla sua registrazione ed all’aggiornamento dei conti interessati.