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13. la grafica e la musica | 247 |
prima metà degli anni settanta, vari gruppi di ricercatori operavano utilizzando calcolatori di grandi dimensioni. La diffusione dei personal e la comparsa di un notevole quantitativo di programmi capaci di sintetizzare, modificare ed elaborare segnali elettronici da utilizzare in circuiti sonori, ha dato un impulso grandissimo al settore. Sono stati messi a punto processori dedicati (adattati a questo compito specifico), capaci di emettere segnali elettronici trasformabili in suoni particolari, come risate, parlottìi confusi, ecc., che vengono utilizzati nei videogiochi.
Ormai moltissima musica viene elaborata in vario modo prima di essere registrata, e sono addirittura stati scritti concerti nei quali l’elaboratore, da solo, sintetizza tutti i suoni necessari.
Infine, vale la pena di ricordare che in questi ultimi anni, proprio in contemporanea con la diffusione massiccia dei calcolatori, è comparsa e si è affermata la tecnologia digitale anche per la registrazione e la riproduzione sonora, nonostante esistesse già un’affermatissima presenza di tecnologia analogica.
Questo passaggio, nel settore della riproduzione sonora, dall’analogico al digitale, consente di avvalersi di componenti molto più economici e di ottenere una qualità senz’altro superiore. Di conseguenza, il peso reale della tecnologia analogica si sta a mano a mano riducendo, in misura direttamente proporzionale alla crescente fortuna commerciale dell’altro sistema.
Bisogna ricordare ancora l’ambito delle telecomunicazioni. Fin dalla fine degli anni sessanta la NASA, per le esigenze di calcolo collegate con il programma spaziale, aveva messo a punto le metodologie, gli standard ed il soft-ware che permettevano a diversi elaboratori, posti in località differenti, di lavorare in comunicazione. Si voleva cioè che i dati elaborati da un calcolatore fossero disponibili anche per gli altri.
Queste conoscenze hanno incrementato, quando si