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240 | XIII. I CALCOLATORI |
periodo bellico era gestito da una tabulatrice. Nel 1951, con la costruzione di “Wirlwind”, si ebbe la realizzazione del primo simulatore di volo completamente controllato da un calcolatore. I simulatori di volo computerizzati si sono imposti come mezzi di addestramento, e ancora oggi vengono gestiti con computer molto sofisticati. Da alcuni anni è anche comparsa una serie di programmi per personal che simulano in maniera abbastanza realistica il comportamento di un aereo da turismo in volo su alcune regioni reali.
Altro programma di questa categoria, approntato negli anni cinquanta e nei primi anni sessanta, è PLATO, un blocco di unità che dovrebbero insegnare all’utente tutto lo scibile umano.
Lo schema concettuale su cui si fonda PLATO consiste nel premiare le risposte giuste e nel disincentivare le risposte sbagliate ad una serie di quesiti su un argomento assegnato. Programmi simili furono utilizzati ampiamente nelle università americane degli anni sessanta, ma a causa degli scarsi risultati che si conseguirono furono abbandonati dal settore della formazione, ma conservano invece la loro validità nel campo dell’addestramento.
A dire il vero, gli studi pedagogici, specie in Europa, avevano superato l’impostazione behavioristica già da alcune decine di anni, ma i programmi venivano realizzati da specialisti di informatica le cui conoscenze pedagogiche erano abbastanza approssimative. Questo stato di cose conobbe negli anni settanta una trasformazione radicale dovuta a due fatti: da un canto la comparsa dei nuovi linguaggi di programmazione e di macchine sempre più economiche permetteva anche a specialisti in pedagogia di avvicinarsi ai calcolatori; dall’altro, si constatò la possibilità di ottenere risultati molto validi mettendo a disposizione di alcuni ragazzi dei terminali. I ragazzi così coinvolti si interessavano attivamente al nuovo “gioco”, arrivando a