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162 x. fuori dalla corrente

Lo zero, nei codici, è indicato con un segno che somiglia a un occhio socchiuso o ad una conchiglia e viene inserito dove mancano unità di un qualche ordine. Lo zero è usato dai Maya nello stesso periodo in cui fa la sua apparizione in India. Secondo Lévi-Strauss apparve addirittura cinque secoli prima.

Il valore delle cifre è determinato dal glifo cui sono associate (kin, uinal...) e soprattutto dal fatto che la datazione segue un ordine rigoroso, con l’indicazione progressiva di tutti i valori: dal maggiore al minore, dal baktun al kin, compresi i valori “zero”. Per esempio:

8 baktun = 8 × 144.000 gg = 1.152.000 gg
0 katun = 0 × 7200 gg = 0 gg
9 tun = 9 × 360 gg = 3.240 gg
7 uinal = 7 × 20 gg = 140 gg
0 kin = 0 × 1 gg = 0 gg

corrispondono a 1.155.380 giorni dall’inizio dell’era maya, che risale al 3113 a.C. Sono dunque 3.165 dei nostri anni, e la data corrisponderebbe al 52 d.C.


3. Gli Aztechi

Al tempo della conquista (1521) si stima che Città del Messico conti oltre un milione di abitanti, senza considerare quelli che vivono in una cinquantina di paesi assiepati intorno alla laguna. I discendenti degli Aztechi, i Nahuatl, vivono oggi nel Messico meridionale, presso le coste del Pacifico; sono circa mezzo milione. Hanno perduto tutte le loro peculiarità etniche fuorché l’antica lingua.

La società azteca è teocratica e centralizzata. La vita di ogni individuo viene programmata fin dalla nascita. Perfino l’attribuzione del nome avviene dopo un’attenta indagine astrologica. L’istruzione, per i pochi che possono usufruirne, è molto accurata. I giova-