Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
144 | dagli arabi agli europei |
venir sostituito con la notazione di tipo indiano.
I dotti arabi non sono solo matematici e astronomi, ma anche viaggiatori, medici, poeti, ecc. Fra questi personaggi illustri, oltre ad al-Khuwarizmi, meritano di essere citati Avicenna (980-1037), al-Biruni (973-1048), Alhazen (965-1039), Khayyan (1048-1122), Nasir Eddin Tusi (1201-1274) e al-Kashi (...-1432).
Dal nome di al-Khuwarizmi la matematica ha derivato il termine “algoritmo”, mentre dal titolo di una sua opera ci viene un vocabolo non meno importante: algebra (Al-giabr); infatti, su invito del Califfo, egli scrive un trattato di algebra, sviluppando gli aspetti che servono a risolvere i casi normali della vita: “eredità, donazioni, distruzioni, sentenze e commerci e in tutti gli altri affari, o quando si vogliono effettuare misurazioni di terreni, scavi di canali, calcoli geometrici...” (8e).
Nasir Eddin Tusi è uno dei matematici arabi che possiamo definire come precursore della geometria non-euclidea. La traduzione dei suoi studi, nel XVII secolo, ha forse stimolato le ricerche di Gerolamo Saccheri.
Al-Kashi effettua le sue ricerche a Samarcanda. Si vanta, impropriamente, di avere inventato le frazioni decimali; certamente le usa in modo sistematico e con la stessa abilità che rivela nell’uso di quelle sessagesimali.