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6. gli antichi numerali 121

l’impero persiano, e dal ruolo di mediazione culturale svolto dagli Aramei. Alcuni studiosi sostengono l’origine acrofonica degli antichi segni numerali indiani: sarebbero state usate le lettere iniziali dei nomi dei numeri redatti in alfabeto kharoshti; ciò è verosimile e spiegherebbe la coesistenza di trattini e di numeri-lettera, come nel sistema erodianico greco, usato fino al I sec. a.C. Tuttavia, i numeri presenti nelle iscrizioni kharoshti non assomigliano alle lettere dell’alfabeto.

L’uso di un sistema misto di numerazione si fa risalire agli Aramei. A prescindere dalla loro preferenza per la scrittura dei numeri a tutte lettere, essi indicano le prime nove unità con trattini verticali, ripartiti a gruppi di tre. I reperti più antichi risalgono all’VIII sec. a.C.

Cifre semitiche aramaiche.

Altri popoli della stessa area (Nabatei, Palmireni) agli inizi dell’era volgare inventano segni speciali per il 5; i Nabatei, inoltre, rappresentano il 4 con una crocetta ( × oppure + ) che si ritrova pure negli editti di Asoka. Le decine aramaiche vengono rappresentate con trattini arcuati orizzontali, possibilmente a cop-