Sigilli in steatite della valle dell'Indo (2500-1500 a.C.)
alle menzioni nelle tavolette di Ur e al rinvenimento
di sigilli simili a quelli della valle dell’Indo nella stessa
Ur, ma anche a Lagash, a Kish e perfino in Siria, conferma
ampi scambi commerciali con la Mesopotamia,
specie fra il 2300 e il 1700 a.C. Sulle ardue rotte che
dalle foci dell’Indo conducono alla Mesopotamia sorgono
vari scali, il più citato dei quali è Tilmun, identificabile
forse nell’isola di Bahrein. L’esportazione
verso la Mesopotamia riguarda certamente le pietre
preziose che giungono nelle città dell’Indo sia dalle
zone montuose del Tibet e dell’Afghanistan, sia dall’India meridionale (Malabar); inoltre, si esportano
rame, legno pregiato, scimmie, avorio, piume di pavone
e, soprattutto, grano e cotone. Si comincia infatti a
tessere il cotone e a farne stoffe intorno al 2000 a.C.