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1. le grandi esplorazioni 95

dati raccolti, realizza un manuale di geografia. È interessante come, già allora, lui consideri la mitologia greca come una congerie di storie assurde.

Pitea (360-290) nel marzo del 320 parte da Marsiglia, varca lo stretto di Gibilterra, costeggia la penisola iberica fino a Capo Ortegal, attraversa il Golfo di Biscaglia fino alla penisola di Bretagna (Francia), passa in Cornovaglia, risale tutta la costa britannica, poi segue la costa continentale fino alla foce dell’Elba, si dirige a nord ed esplora le coste della Norvegia fino a 63 gradi di latitudine (Trondheim). Raccoglie una gran mole di dati sulle latitudini, sulle maree e i rapporti con le fasi lunari; parla anche degli iceberg e della brevità delle notti artiche. Come era da aspettarsi, nessuno dei suoi contemporanei lo prende sul serio. come si immaginava la terra nel 6° secolo a. C.